I migliori itinerari e percorsi turistici a Venezia di breve,
media e lunga durata
per vivere la città
come veri veneziani.
Dove andare e cosa vedere.
(c) CSI Srl
San Marco, 4322 - 30124 Venezia (VE)
C.C.I.A.A. di Venezia r.i. 31169
c.f. p.iva 02281180279
in calde tonalità solari, dal giallo al bruno, lasciò in esse immagini della monumentalità degli edifici veneziani, dei canali,
dei “campi” e delle tante isole in rovina, silenziose e sperdute nella laguna; il secondo fu Francesco Guardi, che si dimostrò più
attento a cogliere e a lasciare sulla tela la luce e l’aria di Venezia, suoi primi elementi; ecco allora le sfumature e le variazioni
infinite dei colori del cielo e dell’acqua lagunari o il moto rapido della folla, reso con bagliori e scoppi improvvisi di colore.
4
Al museo Correr si può ammirare il gruppo scultoreo di “Dedalo e Icaro”, realizzato ed esposto in occasione della Festa de la Sensa
nel 1779, che gli procurò tanta fama e fortuna; pochi anni dopo il Canova lasciò Venezia per trasferirsi a Roma; a Venezia tornò solo
poco prima di morire nel 1822.
La scultura e l’architettura accettarono completamente le norme e i modelli classici. Adorati ed osannati come modelli della buona
architettura furono Vitruvio e Palladio.
Il maggiore di tutti e continuatore dell’arte del Longhena, a Venezia, fu Giorgio Massari,
che cercò di emulare il suo maestro nella costruzione di Palazzo Grassi a San Samuele, in quella della Chiesa de la Pietà e in quella
della Chiesa dei Gesuati.
Nella scultura in questo ambiente di teorie classiche si formarono la persona e l’arte di Antonio Canova,
il massimo esponente del Neoclassicismo italiano.
Si vede la sua tomba nella Basilica dei Frari, realizzata dai suoi allievi e basata
su disegni del maestro per una tomba per Tiziano, mai però realizzata.