Pianta antica di Venezia di Jacopo De Barbari
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I migliori itinerari e percorsi turistici a Venezia di breve,
media e lunga durata
per vivere la città
come veri veneziani.

Dove andare e cosa vedere.
Periodo Antico

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Tra il 1600 e il 1700 Venezia fu anche un importante centro della musica e del teatro; erano attivi tantissimi teatri a pagamento e molti furono i compositori che si distinsero in questo periodo, come Claudio Monteverdi e Antonio Vivaldi.

Quest’ultimo, compositore di concerti strumentali, insegnò musica al Conservatorio de la Pietà, in Riva degli Schiavoni.
 
Nel 1729 venne inaugurato il Teatro de la Fenice, distrutto da un incendio il 29 gennaio 1996 e inaugurato nuovamente il 14 dicembre del 2003.
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Nei palazzi della città e nelle ville venete della terraferma, costruiti dalle ricche famiglie patrizie, con le sale ricoperte di tele, affreschi e stucchi, e adornate da stoffe, mobili, ori, vetri, merletti e porcellane, la pittura trovò l’ambiente ideale per splendere nuovamente.

Il primo maestro, che si impose sulla scena del ‘700, fu il bellunese Sebastiano Ricci, formatosi fuori da Venezia, in giro per l’Italia; la sua pittura, nei soggetti sacri e mitologici, è chiara, festosa, agile e luminosa; tra le opere veneziane ricordiamo quelle conservate nella Chiesa dei Gesuati e nella Chiesa de San Rocco.
Un altro pittore importante, seguace della riforma caravaggesca, fu il veneziano Giambattista Piazzetta, la cui arte si caratterizza per i forti effetti di chiaroscuro al fine di risaltare la plasticità dei corpi.
 
Si possono ammirare a Venezia il “Martirio di San Giacomo” nella Chiesa de San Stae, la “Gloria di San Domenico nella Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, San Zanipolo in veneziano, e La visione di San Filippo Neri” nella Chiesa de Santa Maria de la Fava.

Seguace, all’inizio, del Piazzetta, vero genio di quest’epoca e di questa pittura, tornata a essere luce e colore, fantasiosa, lieta e mossa, fu Giambattista Tiepolo; si vede la tela con il “Martirio di San Bartolomeo” nella Chiesa de San Stae con gli effetti di chiaroscuro. Il moto e la luce, un’energia e un impeto sempre nuovi, si sprigionano dalle sue opere.
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