Scorcio dello Squero e della Chiesa di San Trovaso
camminandoavenezia.com
I migliori itinerari e percorsi turistici a Venezia di breve,
media e lunga durata
per vivere la città
come veri veneziani.

Dove andare e cosa vedere.
palazzo_ducale009003.gif
(c) CSI Srl
San Marco, 4322 - 30124 Venezia (VE)
C.C.I.A.A. di Venezia r.i. 31169
c.f. p.iva 02281180279
palazzo_ducale009002.jpg

PALAZZO DUCALE

9
Sono conservati i resti dell’affresco il “Paradiso” del Guariento, pittore trecentesco di Padova, realizzato tra il 1365 e il 1367.

Tornati nel Liagò, attraverso la porta vicino alle finestre, si entra nella Sala del Maggior Consiglio, che ospitava la massima magistratura della città di Venezia.
Il Maggior Consiglio aveva il diritto di legiferare ed eleggeva tutte le alte cariche dello Stato.

I magistrati più importanti sedevano sul tribunale attorno al Doge, invece gli altri si sedevano sui sedili disposti nella sala, schiena contro schiena. Il Maggior Consiglio era costituito quasi esclusivamente di soli nobili e ognuno doveva aver compiuto i venticinque anni di età; il numero di partecipanti arrivò anche a milleseicento.
Questa grandiosa e bellissima sala, lunga 54 m, larga 25 m e alta 15,4 m, venne utilizzata anche per feste pubbliche e solenni cerimonie.

Prima dell’incendio del 1577 la sala aveva una decorazione diversa: sopra il tribunale c’era l’affresco il “Paradiso” del padovano Guariento, i cui resti sono ora nella sala prima nominata. Ricostruita da Antonio da Ponte fra il 1578 e il 1585, la sala fu nuovamente decorata dai più importanti pittori del tempo, come Jacopo Tintoretto, Paolo Veronese e dai loro discepoli.

Il soffitto è rivestito tutto d’oro e da decorazioni; verso il tribunale si vede nell’ovale “L’Apoteosi di Venezia”, uno dei capolavori di Paolo Veronese: Venezia, come bella signora, seduta tra le nuvole sta per ricevere la corona regale. Nel centro c’è un dipinto di Tintoretto: “Venezia regina, in atto di porgere al doge Nicolò da Ponte un ramo di ulivo”.
Sotto il soffitto, lungo le tre pareti della sala, corre un fregio in cui sono rappresentati i ritratti dei primi ventisei Dogi; la serie inizia con il doge Obelerio Antenoreo, il nono Doge, eletto nello 804, ma autore dello spostamento della sede del governo da Malamocco a Rialto e perciò considerato il primo Doge di Venezia; la serie nella sala termina con il ritratto di Francesco Venier, ma continua nella Sala dello Scrutinio. Al posto del ritratto del doge Marin Faliero, giustiziato nel 1355 per essere andato contro la Repubblica, fu posto un drappo nero con una iscrizione in latino.
 
Dietro il tribunale c’è la più grande tela al mondo: il “Paradiso”, misura 7 metri di altezza e 24 metri di larghezza; fu dipinta in circa due anni di lavoro da Jacopo Tintoretto, aiutato da suo figlio Domenico e dai suoi collaboratori di bottega, e posta in opera nel 1590.
dxblu.jpg sxblu.jpg dxblu.jpg sxblu.jpg palazzo_ducale009001.jpg numero telefonico ed indirizzo email di camminando a venezia
Privacy policy | Cookie policy