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come veri veneziani.
Dove andare e cosa vedere.
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BASILICA DI SAN MARCO
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Lungo tutta la facciata al piano superiore si stende una terrazza, da cui si gode una bella vista sulla Piazza e sul Bacino San Marco;
ad essa si accede dalle gallerie interne alla basilica (vedi più avanti Notizie sull’interno).
Da qui il Doge, le autorità e gli ospiti
illustri assistevano alle feste tradizionali che avvenivano in Piazza.
Nella loggia centrale sopra il portale, contro il finestrone,
si trovano le copie dei quattro cavalli di bronzo dorato , detti la “Quadriga”, di origine incerta, portati a Venezia da Costantinopoli
nel 1204 dopo la IV Crociata dal doge Enrico Dandolo. Gli originali si trovano nel Museo Marciano all’interno della chiesa.
Dal portale
centrale si accede all’atrio (vedi Notizie sull’interno), una specie di vestibolo, che precede l’interno della chiesa, ornato di marmi
e mosaici di rara bellezza.
L’ala a destra, verso la Piazzetta, oggi chiusa, trasformata in Cappella Zen e Battistero, in origine
invece era aperta verso l’esterno.
Notizie sull’interno
Dal portale centrale si accede all’atrio (vedi Notizie sull’interno), una
specie di vestibolo, che precede l’interno della chiesa, ornato di marmi e mosaici di rara bellezza. L’ala a destra, verso la Piazzetta,
oggi chiusa, trasformata in Cappella Zen e Battistero, in origine invece era aperta verso l’esterno.
Guardandosi attorno, è l’inizio
di una grandissima Bibbia aperta, un’infinita distesa di mosaici, che ricopre le pareti, le volte e le cupole per circa 4000 m quadrati.
Il pavimento invece sembra un enorme tappeto, anch’esso di mosaico, esteso per circa 1500 m quadrati; vi sono raffigurati animali,
uccelli e disegni geometrici, ciascuno con un proprio significato.
Come mai tutta la decorazione è a mosaico?
Una volta la maggior
parte della popolazione era analfabeta e il sistema più semplice per far conoscere a tutti le storie dell’Antico e del Nuovo Testamento
era proprio quello di raffigurarle in immagini; i mosaici dell’atrio narrano le vicende dell’Antico Testamento.
Le tessere del mosaico
sono di vetro e sprigionano una luce brillante in tutte le direzioni, nascondendo la parete di mattoni, perché ogni tessera è inserita
con una particolare angolazione, in modo da riflettere una propria luce; la stessa superficie non è liscia, provate a toccarla!
Entrando
in chiesa, si avverte un’emozione profonda: godetela e aspettate un po’, se possibile, prima di proseguire!