Scorcio dello Squero e della Chiesa di San Trovaso
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Dove andare e cosa vedere.
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PALAZZO DUCALE

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Esistevano anche delle celle sotto la soffitta di palazzo Ducale, dette “Piombi”, proprio perché si trovano sotto le lastre di piombo che ricoprono il tetto.

Tornati all’interno di Palazzo Ducale e attraversate alcune sale, si arriva e si percorre il Loggiato verso destra, scendendo per la Scala dei Senatori fino al Cortile dei Senatori; questo cortile si chiama così forse per l’usanza dei senatori di sostare qui prima di entrare nel palazzo.

Si arriva poi all’Arco Foscari, un passaggio decorato nella parte esterna da guglie e pinnacoli; da questo punto si prosegue fino alla Porta della Carta e poi in Piazza San Marco.

All’esterno osservando le colonne del loggiato sul lato verso la Piazzetta, si vedono due colonne di diverso colore: secondo la tradizione qui venivano lette le sentenze capitali.
Si racconta che al condannato veniva data un’ultima possibilità per salvarsi; sul porticato al piano terreno, dal lato del Molo, c’è una colonna che poggia su un basamento più stretto, perché consumato: se il condannato fosse riuscito a girare attorno alla colonna, senza cadere dal basamento, sarebbe stato graziato.

Le sentenze venivano eseguite nella Piazzetta, tra le due Colonne de Marco e Todaro, in modo che il condannato fosse rivolto, legato, verso la Torre de l’Orologio.
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Ponte dei Sospiri tra Palazzo Ducale e Palazzo delle Prigioni
Le Prigioni Vecchie erano chiamate anche “Pozzi”: poste al piano terreno di Palazzo Ducale, erano molto umide e spesso invase dall’acqua, ma mai sotto il suo livello, come spesso si è raccontato.

Le diciotto piccole celle, buie e con basse porte di legno, costruite a volta con blocchi di pietra d’Istria, erano rivestite con tavole di legno e avevano all’interno un tavolato come giaciglio; sulle pareti si possono ancora vedere nomi, epigrafi e disegni dei prigionieri, risalenti al 1500.
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