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I migliori itinerari e percorsi turistici a Venezia di breve,
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come veri veneziani.
Dove andare e cosa vedere.
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CHIESA DI SAN ZACCARIA
3
Da qui si accede alla Cappella di San Tarasio, costruzione archiacuta del 1400, già presbiterio e abside della seconda chiesa.
Da vedere gli affreschi che ornano il catino e la volta dell’abside, firmati da Andrea del Castagno, artista fiorentino del 1400: ci sono il “Padre Eterno, gli Evangelisti e i Santi”.
Nell’Ambulacro, che si apre dietro l’Altare Maggiore, disposte a gruppi e Scolpite sul pavimento, ci sono delle “Pietre Tombali”; le cappelle absidali si aprono a raggera e incorniciano l’altare maggiore, che sorge isolato.
Sulla mensa si nota il tabernacolo, costruito su modello di Alessandro Vittoria, scultore del 1500, con piccole tele di Jacopo Palma il Giovane (1500), che narrano alcuni episodi della vita di Gesù.
Sulla navata di sinistra, vicino alla porta della sacrestia, si trova il “Monumento funebre” di Alessandro Vittoria (1500), celebre scultore che in questa chiesa molto operò, iniziato nel 1566 dall’artista stesso.
Nel primo altare c’è una celebre pala di Giovanni Bellini (1400-1500), chiamata “Vergine col putto in trono, Santi e Angeli musicanti” del 1505.
Da vedere gli affreschi che ornano il catino e la volta dell’abside, firmati da Andrea del Castagno, artista fiorentino del 1400: ci sono il “Padre Eterno, gli Evangelisti e i Santi”.
Nell’Ambulacro, che si apre dietro l’Altare Maggiore, disposte a gruppi e Scolpite sul pavimento, ci sono delle “Pietre Tombali”; le cappelle absidali si aprono a raggera e incorniciano l’altare maggiore, che sorge isolato.
Sulla mensa si nota il tabernacolo, costruito su modello di Alessandro Vittoria, scultore del 1500, con piccole tele di Jacopo Palma il Giovane (1500), che narrano alcuni episodi della vita di Gesù.
Sulla navata di sinistra, vicino alla porta della sacrestia, si trova il “Monumento funebre” di Alessandro Vittoria (1500), celebre scultore che in questa chiesa molto operò, iniziato nel 1566 dall’artista stesso.
Nel primo altare c’è una celebre pala di Giovanni Bellini (1400-1500), chiamata “Vergine col putto in trono, Santi e Angeli musicanti” del 1505.
