Scorcio dello Squero e della Chiesa di San Trovaso
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Dove andare e cosa vedere.
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(c) CSI Srl
San Marco, 4322 - 30124 Venezia (VE)
C.C.I.A.A. di Venezia r.i. 31169
c.f. p.iva 02281180279
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BASILICA DI SAN MARCO

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dxblu.jpg sxblu.jpg dxblu.jpg sxblu.jpg basilica_di_san_marco008001.jpg numero telefonico ed indirizzo email di camminando a venezia
Spostandosi poi al centro della chiesa e alzando lo sguardo in alto, si ammira la grande cupola con la decorazione a mosaico del XIII secolo, che raffigura l’ “Ascensione”, cioè Gesù che sale in cielo, in veneziano “La Sensa”; questa è una delle feste più importanti che si celebra ogni anno a Venezia (Feste e tradizioni).

Sul pavimento, sottostante la cupola, è rappresentato il mare con lastre di marmo chiaro su cui si disegnano venature leggere che ricordano le onde del mare.
Nel braccio sinistro del transetto si trova l’altare della Madonna, dove è conservata la miracolosa immagine della Madonna Nicopeia, dal greco “portatrice di vittoria”, risalente forse al X secolo; la tavoletta, che raffigura la “Vergine col Putto”, giunse a Venezia da Costantinopoli nel 1204. Da sempre venerata dai veneziani, viene esposta sull’altare maggiore nelle feste solenni.

Sul pilastro angolare, verso la navata maggiore, c’è un antico rilievo del XIII secolo che rappresenta la “Vergine dello schioppo”, chiamata così per il fucile lì vicino presente, offerto come voto dai marinai veneti salvati dallo scoppio di una bomba austriaca a Marghera (vicino a Mestre) nel 1849.

Davanti all’altare maggiore c’è l’iconostasi, una specie di divisorio tra il presbiterio, luogo destinato ai sacerdoti, e il resto della chiesa, tipico elemento delle chiese orientali; sopra si riconoscono le statue della Madonna, di San Giovanni Battista e dei Dodici Apostoli.

Oltre, nel presbiterio, si trova l’altare maggiore, sormontato da un ciborio quadrangolare e sorretto da quattro colonne di alabastro orientale del V secolo con capitelli del XII secolo; vi sono raffigurati episodi del vangelo. La mensa un tempo era traforata per far scorgere l’urna con i resti di San Marco deposta nella cripta sottostante; oggi l’urna è custodita all’interno dell’altare stesso dietro le lastre di marmo pario e verde.

Dietro l’altare maggiore si può ammirare la “Pala d’Oro”, uno degli oggetti più preziosi al mondo ornata da smalti, oro e gemme preziose; il doge Pietro Orseolo la ordinò a Costantinopoli nel 976, ma nel corso dei secoli fu rimaneggiata e arricchita da altre parti.

Sotto il presbiterio, scendendo le scalette a fianco, si trova la cripta dell’ XI secolo: si può visitare chiedendo il permesso ai custodi; essa è illuminata da una apertura sul fondo e da quattro finestrelle poste sul rialzo del presbiterio sulla navata maggiore. La cripta a volte a crociera è sostenuta da basse colonne di marmo greco e capitelli bizantini rimaneggiati; nel mezzo accoglie un altare e dietro c’è un grande masso.
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