Spostandosi poi al centro della chiesa e alzando lo sguardo in alto, si ammira la grande cupola con la decorazione a mosaico del XIII
secolo, che raffigura l’ “Ascensione”, cioè Gesù che sale in cielo, in veneziano “La Sensa”; questa è una delle feste più importanti
che si celebra ogni anno a Venezia (Feste e tradizioni).
Sul pavimento, sottostante la cupola, è rappresentato il mare con lastre di
marmo chiaro su cui si disegnano venature leggere che ricordano le onde del mare.
Nel braccio sinistro del transetto si trova l’altare
della Madonna, dove è conservata la miracolosa immagine della Madonna Nicopeia, dal greco “portatrice di vittoria”, risalente forse
al X secolo; la tavoletta, che raffigura la “Vergine col Putto”, giunse a Venezia da Costantinopoli nel 1204. Da sempre venerata dai
veneziani, viene esposta sull’altare maggiore nelle feste solenni.
Sul pilastro angolare, verso la navata maggiore, c’è un antico rilievo
del XIII secolo che rappresenta la “Vergine dello schioppo”, chiamata così per il fucile lì vicino presente, offerto come voto dai
marinai veneti salvati dallo scoppio di una bomba austriaca a Marghera (vicino a Mestre) nel 1849.
Davanti all’altare maggiore c’è
l’iconostasi, una specie di divisorio tra il presbiterio, luogo destinato ai sacerdoti, e il resto della chiesa, tipico elemento delle
chiese orientali; sopra si riconoscono le statue della Madonna, di San Giovanni Battista e dei Dodici Apostoli.
Oltre, nel presbiterio,
si trova l’altare maggiore, sormontato da un ciborio quadrangolare e sorretto da quattro colonne di alabastro orientale del V secolo
con capitelli del XII secolo; vi sono raffigurati episodi del vangelo. La mensa un tempo era traforata per far scorgere l’urna con
i resti di San Marco deposta nella cripta sottostante; oggi l’urna è custodita all’interno dell’altare stesso dietro le lastre di
marmo pario e verde.
Dietro l’altare maggiore si può ammirare la “Pala d’Oro”, uno degli oggetti più preziosi al mondo ornata da smalti,
oro e gemme preziose; il doge Pietro Orseolo la ordinò a Costantinopoli nel 976, ma nel corso dei secoli fu rimaneggiata e arricchita
da altre parti.
Sotto il presbiterio, scendendo le scalette a fianco, si trova la cripta dell’ XI secolo: si può visitare chiedendo
il permesso ai custodi; essa è illuminata da una apertura sul fondo e da quattro finestrelle poste sul rialzo del presbiterio sulla
navata maggiore. La cripta a volte a crociera è sostenuta da basse colonne di marmo greco e capitelli bizantini rimaneggiati; nel
mezzo accoglie un altare e dietro c’è un grande masso.