SCUOLA GRANDE DI SAN ROCCO

Le tele raccontano fatti tratti dal Vecchio e dal Nuovo Testamento.

Si raggiunge poi la Sala dell’Albergo, dove sulle pareti sono raffigurati episodi della “Passione di Gesù”; in questa stanza vi sono opere anche di altri artisti famosi, come il Tiziano o il Giorgione.

Sul soffitto c’è da ammirare la tela con “San Rocco in gloria”, il “falso bozzetto”, o meglio la tela, con la quale il Tintoretto vinse il concorso bandito per la decorazione del comparto centrale del soffitto, a cui parteciparono altri artisti, come il Veronese, Giuseppe Salviati e Federico Zuccari.

Questi pittori si presentarono con un disegno, un bozzetto appunto, il Tintoretto invece, molto più furbo, portò la tela già compiuta e la mise in opera; grazie ad essa vinse, offrendo a San Rocco tutta la sua fatica.

Intorno al soffitto gira un fregio di putti con fiori e frutta: un frammento di esso, rimasto piegato per secoli sotto una cornice e custodito attualmente sotto vetro sul bancone, ha conservato i colori brillanti e luminosi originari e ci permette di poterli ammirare come erano un tempo!

Dopo la caduta della Repubblica Serenissima, avvenuta nel 1797, e dopo la soppressione degli Ordini nel 1806, la Scuola Grande fu chiusa e depredata di molte opere e furono dispersi molti arredi sacri.

La Scuola de San Rocco è famosa per la raccolta di opere e capolavori che il grande maestro Jacopo Tintoretto, pittore veneziano molto famoso vissuto nel 1500, qui realizzò e lasciò. Nella Sala Terrena realizzò lungo le pareti otto tele con “Scene del

Nuovo Testamento”.

 

Attraverso uno scalone si sale al piano superiore e poi, attraversando un arcone si accede alla Sala Superiore, stanza meravigliosa per la ricchezza dei capolavori, per le ricercate decorazioni e per le dimensioni.