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SCUOLA GRANDE
DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA
1
La Scuola Grande de San Giovanni Evangelista si trova nel sestiere di San Polo; fu fondata nel 1261 ed è la seconda scuola per antichità.
Come
le altre scuole di Venezia, fu soppressa nel 1806 da Napoleone; nel 1857 venne salvata e fatta rinascere, diventando sede delle società
per le Arti Edificatorie.
Nel 1929 fu eretta in Arciconfraternita e svolge tuttora funzioni culturali e sociali.
L’edificio
attuale ricevette un’impronta molto definita dall’arte gotico-fiorita della seconda metà del 1400 e dall’arte della Rinascenza degli
inizi del 1500. La facciata laterale con finestre gotiche è della metà del 1400, invece l’atrio esterno è rinascimentale.
Le Scuole a Venezia
A Venezia le Scuole sorsero tra la fine del 1200 e gli inizi del 1300, distinguendosi tra scuole “grandi” e scuole
“piccole”, a seconda del numero e del censo dei confratelli e della sede dove venivano accolti o si riunivano.
Tali associazioni nacquero
per iniziativa di piccoli gruppi di artigiani, come i “testori”, i tessitori, i “laneri”, coloro che pettinavano la lana, i “marangoni”,
i falegnami, i “calegheri”, i calzolai, e molti altri, con la finalità del mutuo soccorso, sia spirituale che materiale, e dell’assistenza
reciproca, perché non possedevano patrimoni personali sui quali poter contare, come invece le ricche famiglie patrizie veneziane.
Queste scuole si amministravano autonomamente secondo lo statuto interno, detto “mariegola”, cioè la madre-regola, nel quale si precisavano
i compiti, le finalità e gli obiettivi della stessa confraternita.
Nel corso dei secoli nelle sedi di queste scuole lavorarono molti
artisti famosi dell’arte veneziana, che vi lasciarono veri e propri capolavori.
Il caratteristico septo marmoreo con la bella aquila a rilievo, simbolo di San Giovanni Evangelista, racchiusa nel coronamento curvilineo
sulla sommità, decora l’atrio della scuola, risale circa al 1481 ed è opera di Pietro Lombardo.
Invece, il bel portale d’ingresso
con bifora sovrapposta fu eseguito seguendo un progetto dell’architetto Mauro Codussi (fine 1400), ed è del 1512, quindi rinascimentale.
All’interno
nel salone al piano terreno sono raccolti e conservati oggetti e frammenti di sculture e architetture provenienti da altre sedi, demolite
o ricevute come doni nel passato dai confratelli.
Sul lato destro del salone si apre il grande scalone che porta al piano superiore;
opera della Rinascenza, fu costruito nel 1498 entro uno spazio molto angusto dall’architetto Mauro Codussi (fine 1400).