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SCUOLA GRANDE DEI CARMINI
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La Scuola Grande dei Carmini si trova nel sestiere di Dorsoduro.
Davanti all’ingresso laterale della Chiesa dei Carmini, a destra si
trova l’entrata della Scuola Grande dei Carmini, edificio di stile classicheggiante, costruito nella seconda metà del 1600 su progetto
di Baldassare Longhena, artista vissuto nel 1600, il quale tra il 1668 e il 1670 completava le due facciate.
La Scuola dei Carmini,
istituita nel 1594, fu l’ultima scuola di Venezia a ricevere il titolo di Scuola Grande nel 1767, grazie ai capolavori lasciati all’interno
da Giovan Battista Tiepolo, pittore vissuto nel 1700.
Le Scuole a Venezia
A Venezia le Scuole sorsero tra la fine del 1200 e gli inizi del 1300, distinguendosi tra scuole “grandi” e scuole
“piccole”, a seconda del numero e del censo dei confratelli e della sede dove venivano accolti o si riunivano.
Tali associazioni nacquero
per iniziativa di piccoli gruppi di artigiani, come i “testori”, i tessitori, i “laneri”, coloro che pettinavano la lana, i “marangoni”,
i falegnami, i “calegheri”, i calzolai, e molti altri, con la finalità del mutuo soccorso, sia spirituale che materiale, e dell’assistenza
reciproca, perché non possedevano patrimoni personali sui quali poter contare, come invece le ricche famiglie patrizie veneziane.
Queste scuole si amministravano autonomamente secondo lo statuto interno, detto “mariegola”, cioè la madre-regola, nel quale si precisavano
i compiti, le finalità e gli obiettivi della stessa confraternita.
Nel corso dei secoli nelle sedi di queste scuole lavorarono molti
artisti famosi dell’arte veneziana, che vi lasciarono veri e propri capolavori.
Celebri sono le sue nove tele che ornano il soffitto del salone superiore, tutte caratterizzate da una luminosità eccezionale e sistemate
nella scuola
nel 1744.
Il soffitto è diviso in nove comparti, nel mezzo si vede la tela più famosa: “La Vergine in gloria in atto di
porgere lo scapolare al Beato Simeone Stock”; negli angoli si vedono le figure allegoriche delle “Virtù” e nei comparti minori si
ammirano “Angeli in volo
tra le nuvole”.
Nel 1806 Napoleone chiuse la Scuola e questa fu depredata: le opere di grandi dimensioni,
per fortuna, furono risparmiate e rimasero nella loro sede, ed oggi possiamo ancora ammirarle.