Scorcio dello Squero e della Chiesa di San Trovaso
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per vivere la città
come veri veneziani.

Dove andare e cosa vedere.
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IL GHETTO E IL MUSEO EBRAICO

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Ciascuna sinagoga aveva una sala al piano terreno, detta “oratorio”, e una sala al piano superiore dalla forma ovoidale, con i “matronei”, cioè le logge per le donne sui due lati lunghi, e sui due lati brevi, da una parte, l’armadio per custodire i rotoli della legge, e dall’altra il pulpito per leggere i testi sacri.
 
Nel 1797 la Repubblica Serenissima cadde e sotto Napoleone Bonaparte tuttele discriminazioni esistenti verso gli Ebrei vennero eliminate; da quel tempo le porte, che chiudevano gli ingressi al Ghetto, furono tolte e gli Ebrei poterono risiedere dove volevano, anche fuori dal Ghetto.

Attualmente la zona del Ghetto è rimasta abbastanza simile a come era un tempo, anche se gli ebrei veneziani sono diminuiti di numero; due Sinagoghe sono ancora oggi aperte e dedite al culto e gli altri edifici importanti si possono visitare.

Il Museo Ebraico è stato aperto nel 1955 e ha conosciuto vari riallestimenti, il più importante nel 1986.

Nelle sale interne si possono ammirare stoffe, oggetti preziosi e argenti usati sia per svolgere i rituali che per ornare arricchire le varie Sinagoghe esistenti nella città veneziana.
sxblu.jpg sxblu.jpg ghetto_e_museo_ebraico002003.jpg numero telefonico ed indirizzo email di camminando a venezia
Pozzo in Campo del Ghetto Nuovo Entrata del Museo Ebraico e delle Sinagoghe
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