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CHIESA DI SAN STEFANO
La facciata, molto semplice in laterizio, fu decorata dal meraviglioso portale, opera della bottega di Bartolomeo Bon (metà 1400);
sopra di esso Pietro Liberi aveva affrescato la “Vergine della Cintura e angeli”, invece sulla facciata laterale, che dà sul campo
omonimo, Girolamo Pellegrini (1600) aveva raffigurato la “Vergine e i Santi”.
L’interno, finito di costruire nel
1374, è costituito da tre navate, suddivise da colonne in marmo greco e in marmo rosso veronese con capitelli trecenteschi, che danno
vita ad alti archi acuti; il soffitto è a carena di nave; sul fondo, trasferito dietro l’altare maggiore dalla navata centrale, il
coro ligneo in stile gotico con begli intagli e intarsi.
Importantissime opere sono conservate nella sacrestia della chiesa;
si trovano le grandi tele, che un tempo adornavano la Chiesa de Santa Margarita, ora soppressa, intitolate l’“Ultima Cena”, la “Lavanda
dei piedi”, “Cristo nell’orto” e la “Resurrezione” del Tintoretto, realizzate nello stesso periodo in cui lavorava alla Scuola Grande
de San Rocco.
Sulla parete di fondo ai lati dell’altare “San Lorenzo e San Nicolò”, forse opera di Bartolomeo Vivarini (1400); sulla
parete d’ingresso in basso “La strage degli Innocenti” di Gaspare Diziani (1733).
Particolarità di questa chiesa è che sotto l’abside
scorre un canale navigabile quando c’è la bassa marea; si tratta del Rio del Santissimo.
All’esterno svetta l’alto campanile con cella
a tre archi, sormontata da un tamburo a forma ottagonale; presenta una accentuata pendenza e per questo è continuamente monitorato.
Di
fronte alla chiesa si trova la sede dell’antica Scuola dei Laneri o di San Stefano, ora soppressa: al suo posto c’è infatti un ristorante.
Si vede il rilievo gotico del 1400 che rappresenta “Santo Stefano adorato dai confratelli”; qui, all’interno, un tempo c’erano le
cinque tele con le “Storie di Santo Stefano” del Carpaccio (1500), ora disperse in varie collezioni.
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La Chiesa de San Stefano sorge nel sestiere di San Marco, così chiamato dalla Basilica dedicata a San Marco; l’edificio fu costruito
nel 1200, ricostruito interamente nel 1300 e rimaneggiato secondo lo stile gotico-fiorito veneziano nel corso del 1400.