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CHIESA DI SAN SEBASTIANO
L’interno della Chiesa fu decorato a più riprese da un famoso pittore veneziano, Paolo Caliari, detto il Veronese (1500).
La
prima volta egli venne chiamato dal priore del convento dei Frati de San Sebastiano nel 1555 e lavorò alla decorazione del soffitto
a riquadri della sacrestia. Al centro si vede la “Vergine incoronata” e intorno le grandi figure degli “Evangelisti”, notevoli sono
“San Giovanni” e “ San Matteo”.
Alla fine del 1555 il Veronese iniziò la decorazione del soffitto della chiesa, suo capolavoro, che
terminò nell’ottobre del 1556; sono narrate le tre “Storie della Regina Ester”.
Dipinse poi con aiuti, intorno al 1556, il ciclo di affreschi lungo le pareti della chiesa e lungo il coro sopra l’entrata. Sua anche
l’opera pittorica per la cappella maggiore, realizzata nel 1559.
Tra il 1559 e il 1561 eseguì la pala dell’altare maggiore con “La
Vergine col putto in gloria “ e nella parte bassa “San Sebastiano, San Pietro, Santa Caterina e San Francesco”.
Nel 1565 completò,
con la realizzazione di due grandi tele, la decorazione della cappella maggiore: sono rappresentati due “Episodi della vita di San
Sebastiano”.
Il Veronese amava i colori brillanti e luminosi ed era solito dipingere grandi figure, racchiuse da bei motivi architettonici,
dai quali sembrava che queste figure sporgessero in fuori, quasi a renderle reali e partecipi.
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La Chiesa de San Sebastian si trova nel sestiere di Dorsoduro e risale alla prima metà del 1500. La facciata della chiesa è di ispirazione
classicheggiante e il campanile, di forma quadrata, è in cotto.
La pianta della chiesa è a croce latina, preceduta da un atrio sul
quale si stende il coro pensile; ha una sola navata, il soffitto è piano e il presbiterio, con cupola e abside, presenta ai lati due
cappelle minori.