Campo, Chiesa e Convento di San Zaccaria Scorcio dello Squero e della Chiesa di San Trovaso numero telefonico ed indirizzo email di camminando a venezia sxblu.jpg sxblu.jpg
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CAMPO SAN ZACCARIA

Il Convento de San Zaccaria era un tempo un’istituzione molto importante per la Serenissima perché le monache, che lì vivevano, appartenevano alle famiglie nobili e più ricche della città; quando una di queste ragazza entrava in convento portava in dote cospicui patrimoni e buone donazioni.
 
Era perciò un convento ricco, ben voluto e sostenuto dal governo della città.

Ogni anno a Pasqua il Doge si recava al convento per ricordare la concessione, fatta dalle monache, al doge Sebastiano Ziani, ancora nel 1172-1178, di una parte del loro “Brolo”, cioè orto, sito a San Marco.
Il Doge Ziani, ottenuto questo appezzamento, potè così ampliare Piazza San Marco, dopo che era stato anche interrato il Rio Batario, che scorreva in mezzo alla piazza e proprio a lato dell’orto delle monache.

In questa ricorrenza inoltre al Doge veniva regalato dalle monache una cuffia bianca, detta “camauro di rensa”, da indossare sotto al “corno ducale”, simbolo della Repubblica oltre che del potere del Doge, per ricordare la donazione del primo copricapo ducale, fatta da una badessa di San Zaccaria nell’864 al Doge Pietro Tradonico.

A fianco della chiesa si alza il campanile, anch’esso in cotto, del 1200; ha elementi tipici veneto-bizantini ed è uno dei più antichi di Venezia.

A sinistra del campo si notano le arcate del chiostro, un tempo cimitero del convento.
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Nel sestiere di Castello nel Campo San Zaccaria domina la chiesa omonima.
Tutta la zona, che comprende chiesa, convento e campo, un tempo apparteneva alle monache benedettine.

A lato della chiesa attuale si vede la facciata in cotto di quella antica, risalente al 1400; il porticato archiacuto originario, dopo la costruzione dell’ultima chiesa, fu trasformato in ingresso per il famoso convento, soppresso nel 1810 da Napoleone e diventato poi caserma.
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