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BASILICA DI SANTA MARIA DELLA SALUTE

La Basilica de Santa Maria de la Salute si trova nel sestiere di Dorsoduro.
A Venezia nel 1630 scoppiò una fortissima epidemia di peste, malattia molto pericolosa e contagiosa, che rapidamente si diffuse in tutta la città, provocando tantissime vittime.

Probabilmente la peste si diffuse a Venezia attraverso un ambasciatore del Duca di Mantova, città dove in quel periodo si era già diffusa la malattia; questo ambasciatore, trasferito in isolamento nell’isola del Lazzaretto Vecchio, un giorno entrò in contatto con un falegname di Venezia, il quale, rientrando in città, infettò altre persone, propagando la malattia.

Il 22 ottobre dello stesso anno il doge Nicolò Contarini con il Senato decretava un voto solenne: se la peste fosse stata sconfitta, per rendere grazie per la liberazione dalla virulenta malattia, avrebbe eretto un gran tempio bellissimo dedicato alla Madonna.
E così avvenne, tanto che subito venne scelto, tra i tanti modelli presentati, quello di un giovane e promettente architetto: Baldassare Longhena, al tempo ventiseienne, che iniziò i lavori nel 1631.
Veduta della facciata della Basilica di Santa Maria della Salute dal Canal Grande Il primo aprile di quell’anno il doge Nicolò Contarini pose la prima pietra e per l’occasione furono coniate delle monete d’oro, che furono poste all’interno della chiesa, al centro della pianta sotto il pavimento, per ricordare la sua fondazione. Per realizzare le fondazioni di quest’opera fu utilizzato più di un milione di pali.

Il Longhena immaginò la chiesa in pietra d’Istria bianca, per renderla più luminosa, con una pianta centrale ottagonale, sovrastata da un’enorme cupola, abbellita e alleggerita all’esterno da grandi volute, dette “orecchioni”, realizzate proprio per sostenere meglio il peso della cupola.
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